destionegiorno
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sono nato vicino a Cagliari 61 anni fa. Sono ingegnere e da qualche mese scrivo poesie. Nessuna contraddizione , almeno spero! Oggi diceva qualcuno, vi sono in Italia più scrittori che lettori; si scrive di tutto, di politica, arte,storia senza averne spesso le competenze e la capacità. Ma poi mi ... (continua)
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Pier Giorgio Cadeddu
| Cadono da un cielo inamidato e serico
parole in libera uscita:
un addio svogliato e dai contorni incerti;
sul palcoscenico errante
ascolto una sequenza in controcanto
di racconto per finti pomeriggi,
bugiardi ed incantati da miserie di luce
filtranti fra i rami gonfi di storni;
in questi viali approssimati di una città silente
il tuo abbandono somiglia alla mia nostalgia di fanciullezza
(quella insolita attesa tra un pensiero e la mano) ,
si infila nei miei schemi di castelli in aria
per specchi arrampicati sopra le mie debolezze.
Ecco che cambia lo scenario:
non sono più filamento per nuvola casuale,
soffio di vento per i tuoi fiori appassiti,
ma povero ripetente degli anni del primo bacio perso.
Disconosco l'amore rugginoso
infilato fra le tue lunghe ciglia di pioggia,
e quale pifferaio magico di amori virtuali
soffro comunque l’ incanto navigato nei tuoi iridi lacustri;
per debolezza o forse per paura,
dolgo e sospiro di passioni ridicole
esaltate da movenze oscillanti dei tuoi fiordi di donna,
frastagliata e tagliente,
occupante abusiva
delle notti che non riesco a passare.
Le case sdraiate d’ombra che rifugge il futuro
non sono naturale rifugio per il mio fallimento,
allontanate le tue mani
suono il richiamo della mia dignità
ma non è certo musica il pianto
che mi scuote il rimorso degli anni.
Passano coppie tristi ed oscene
Mano nella mano... |
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